Franco Cajani
da “Brianza Piccola Patria” Ed. Arte Desio – 1975
« […] La figurazione donatelliana latente nelle composizioni rammostra decisamente la scuola di Francesco Messina – di cui fu allievo all’Accademia di Brera – con punte di un forte ed incisivo surrealismo fantastico che richiama taluni modelli della pop art statunitense. Ovviamente in questi frangenti la determinazione dei messaggi non può essere estroversa dall’ammontare delle attività esistenziali a cui voracemente Ceppi attinge, ma dall’aumento delle tensioni sociali determinate dalla nostra epoca. I fuochi figurativi concentrati in immagini complesse, dove la natura prende il sopravvento, sono istanze palesi, atte a smuovere un discorso ecologico esuberante che, anche se urlato, si è purtroppo raggelato e rarefatto nel senso primitivo e più proprio.
La scala a pioli – modulo ricorrente nelle composizioni – è sinonimo di quel desiderio represso frenato, di quell’anelito al primordiale che sta nel subconscio umano.»