1° Monumento al mondo dedicato ai caduti dell’ONU
1° classificato al concorso internazionale indetto dall’amministrazione comunale di Varedo (MI) e patrocinato dall’ONU
Iniziativa inclusa nell’agenda degli avvenimenti per il 2000 delle Nazioni Unite
Giuria: Staffan de Mistura, segretario ONU Italia – Cesare Stevan, preside della facoltà di Architettura di Milano – Leopoldo Ferri de Lazara, direttore del centro studi del ministero della difesa – Sabino Battista, Generale dei Carabinieri – Miklos Varga, professore dell’Accademia di Brera – Paolo Biscottini, direttore del museo diocesano.
La struttura
La struttura della fontana, realizzata in cemento bianco, ha una forma circolare: il cerchio è simbolo di universalità. All’interno del cerchio una forma ellittica fa da basamento alla scultura in bronzo… (l’ellisse è un cerchio compresso: energia all’opera…movimento) all’universalità si aggiunge quindi un senso di dinamicità tesa verso gli altri.
Una seconda forma ellittica, che costituisce la vasca più profonda, si dilata attorno alla prima ellisse accentuando il movimento delle forme.
Dallo stesso punto nascono due strutture semicircolari: un’ellisse aperta, quasi due braccia che si allargano in un abbraccio simbolo di fratellanza, di amicizia… ma al contempo rimanda ai due rami di alloro dello stemma dell’O.N.U. che tutta la struttura vista in pianta ricorda. Una delle due pareti è più alta e con i getti d’acqua fa da “quinta” alla scena.
I getti d’acqua
I getti esaltano le forme ellittiche e circolari, una fitta serie di getti molto più alti e verticali (posizionati sulla parete che fa da “quinta”) completano la scena e suggeriscono le infinite bandiere dei paesi appartenenti all’O.N.U.
La scultura
Un grande arco in bronzo (semicircolare per accentuare l’universalità del messaggio e contemporaneamente fondersi con il movimento già presente nelle forme in cemento) è simbolo dell’ “Arco della pace”. Dall’arco sgorga dell’acqua a ventaglio: l’acqua è simbolo di vita, acqua che alimenta un albero (simbolo per eccellenza di nuova vita), vita che nasce…
Sempre in bronzo: una sedia vuota con un “casco blu” appoggiato ed un libro aperto alla pagina dei diritti umani, al di là di ogni retorica, intendono ricordare tangibilmente chi ha dato la propria vita per i valori dell’ONU.
In cima all’arco, fra il movimento di due ellissi, il simbolo dell’O.N.U. (anch’esso realizzato in bronzo) sul quale un raggio laser riflette una piccola luce rossa vibrante: una simbolica “fiaccola moderna” in memoria dei caduti dell’O.N.U.
Luci
Un Raggio Laser perenne, di colore rosso, proiettato sullo stemma dell’O.N.U.
Luci bianche posizionate lungo le forme circolari ed ellittiche.
Luci coloratissime, posizionate sotto i getti altissimi lungo la parete che fa da quinta. I colori sui getti d’acqua più alti sono di diversi vivaci colori alternati per suggerire e poter immaginare i colori delle bandiere dei paesi dell’O.N.U.