Skip to content Skip to footer

Maria Luisa Gengaro

Milano settembre 1978

«Per un artista, e in particolare per un artista di oggi, è senza dubbio significativo dimostrare una rigorosa coerenza tra la propria formazione accademica e la propria altrettanto espressione originale.
Alberto Ceppi, uscito dall’Accademia di Brera quando ancora prevalevano le due scuole di scultura facenti capo a Giacomo Manzù e a Francesco Messina ne indica, soprattutto nelle opere iniziali realizzate appena uscito dall’Accademia, le diverse direttrici nei confronti della interpretazione della realtà, quasi tendendo ad una sintesi delle due distinte soluzioni: il che risulta particolarmente evidente soprattutto nei disegni. Ma subito, negli anni immediatamente successivi, si delinea una individuale ricerca di interpretazione della realtà, soprattutto per una ricerca simbolica che si innesta nel pieno riconoscimento del valore della natura. E tale simbologia si vale soprattutto della inserzione di elementi naturalistici a contatto con motivi figurativi, questi in rapporto anche alla adozione di numerosi temi sacri, oltre alla insistenza in un modello scabro, torturato, ma sempre saldamente plastico. E qui forse affiora maggiormente la scuola di Manzù piuttosto che quella di Messina: ne è testimonianza anche il dedicarsi, da parte di Alberto Ceppi, non soltanto alla scultura ma anche alla pittura. Ci riferiamo in particolare ai bronzi dell’Annunciazione del 1974, alla Natività e alla Fuga in Egitto del 1975, fino al Cristo Deposto del 1977.
Si tratta quindi, di un artista dalle notevoli possibilità espressive, dal quale è dato attendersi ulteriori interessanti affermazioni.»

2023 © Prof. ALBERTO CEPPI – Pittore / Scultore
Via Galilei 2 – 20821 Meda (MB) – Tel/fax: 0362 72560 – E-Mail: studio@albertoceppi.com